Domanda:
"la letteratura è l'essenzialità o non è niente"...esiste ancora una letteratura in questo senso?
Bice Reni
2007-05-22 04:16:02 UTC
esistono ancora romanzi o poesie che mettono in gioco l'essenziale, che lasciano balenare quelle verità che il discorso logico analizzandole perderebbe, che arrivano al fondo complesso dell'Essere lasciandolo complesso com'è?
come Dostoevskij, come Kafka, come Montale, tanto per dirne qualcuno?
Sette risposte:
Specchio800
2007-05-22 04:48:04 UTC
La mia risposta non cerebrale e non studiata è un fragoroso no.

Non mi è più capitato di trovare parole che fossero capaci di sconvolgermi, di operare una trasformazione in me.

Nessun principe Myskin, nessun Alonso Quijano, nessun Oblomov a confortarmi in questo deserto.

O forse non siamo del nostro tempo, e la contemporaneità ci è indifferente (ma non ci credo neppure io...)
valigaia83
2007-05-22 17:56:25 UTC
Secondo me si. Esistono ancora. Romanzi, poesie e opere teatrali....che cambiano la visione di una vita....che toccano corde profonde dell'essere . Che brillano di luce propria e fanno brillare nuove consapevolezze, nuove idee...ed epifanie.

Tutto ad un tratto...ho capito.

Dopo aver letto Baricco, Pinter, Beckett, Artaud, Cocteau, Majakovskij, Neruda, Joice, Orwell, Pound.....per citare i più famosi.

Non credo in niente di duraturo, ma nell'arte si. Sempre.
2007-05-22 05:16:30 UTC
Prova a leggere "Diario di un dolore" di C.S.Lewis....

non è esattamente contemporaneo

e magari rispetto alla tua domanda sono completamente "fuori tema"...

tutto sommato però non lo credo

e se non lo hai letto te lo consiglio

è davvero un libbricino interessante..
---
2007-05-22 04:42:05 UTC
Non sono d'accordo. Anzi direi che la letteratura essenziale è quella rappresentativa del nostro movimento letterario post moderno. Si parla di neo-romanticismo, almeno si tenta. Nulla a che vedere con i geni di cui parlavi
2007-05-22 04:20:01 UTC
non dipende dallo scrittore, ma dal lettore. posso riflettere "sull'uovo e la gallina" anche leggendo un libro di Dan Brown, anchre se probabilmente mi troverei a chiedermi quale dei due egli sia.
ErricoMalatesta
2007-05-22 08:08:27 UTC
Credo che esistano ancora. Non e' solo un discorso che riguarda gli autori, anche se il confronto con quelli che citi sarebbe impossibile per chiunque. Io credo che conti molto anche chi legge, il suo scopo, la sua ricerca e la sua esperienza. Io istintivamente avrei risposto: il romanzo poliziesco. Spero di essere perdonato dai puristi delle belle lettere ma, cosa c'e' di piu' essenziale? Cosa che riguardi gli esseri umani piu' da vicino del crimine?

Nei gialli qualcuno viene ucciso o derubato, qualcuno indaga, si arriva ad una conclusione che puo svelare o meno una qualche verita' (e cosi' la complessita' e' salva).

Penso al grande e prematuramente scomparso Montalban e alla sua cinica e melanconica creatura: Pepe Carvalho.

Non riesco a trovare niente che piu' di quelle pagine mi parli della societa' occidentale e dei sui cascami, dei suoi vincitori (effimeri) e delle sue tante vittime (in carne e sangue).

Nessuna metafora migliore dell'investigatore alla ricerca di una verita' che, anche se raggiunta, non serve a nulla e soprattutto nessuno vuole. Nulla mi ha fatto capire meglio quanto dolorosa sia per intere generazioni la scomparsa della voglia di utopia, il crollo di aerei castelli ideologici che lasciano pero' macerie fumanti e corpi straziati.

E cosa fa, in questo marasma, il detective, unico portatore di un qualche abbozzo di etica, sia pure solo professionale?

BRUCIA I LIBRI! Perche' lo hanno tradito, perche' lui ha tradito i libri, perche gli amici lo hanno tradito tradendo i comuni ideali, perche' lui e' un traditore degli amici, giuda dei giuda, prima comunista poi agente segreto americano, perche' la donna che ha lo tradisce per mestire e lui la tradisce e con chiunque e perche', infine, il tempo ha fottutto tutti quanti. Cenere alla cenere (dei libri). C'e' qualcosa di piu' essenziale?



ciao e scusa la sconclusionata lunghezza.
♥sonia s
2007-05-22 04:53:54 UTC
purtroppo non seguo molto la letteratura contemporanea in genere leggo i libri degli autori da te descritti,più shakespeare ovviamente,mi è capitato anche eliot e la sua terra desolata ecc ecc studio letterature all'università ed è molto interessante riscontrare che alcuni autori passano per l'emotività prima che per la razionalità.Hanno la potenza di un'immagine quando si esprimono eppure usano parole...

prendi shakespeare ad esempio,ciò che comunica a livello emotivo e solo sucessivamente si presta ad interpretazione razionale(perchè scrive più racconti in uno)è spettacolare!

mi piacerebbe trovare autori contemporanei così,in grado di eguagliare i mestri del passato,magari ci sono pure ,ma oggi non gli viene data più tanta rilevanza,devi andarli a scovare...

ti consiglio di leggere gli autori della letteratura inglese del romanticismo!hanno una passionalità per la vita sconfinata.


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